L’errore di parallasse per gli amanti del tiro a segno e della caccia è uno degli errori più temuti. Se non si regola e corregge con un’apposita lente, questo errore può rovinare il tiro.

Se la lente non viene posizionata in modo corretto, l’errore non si risolve e anche la rosata può essere compromessa. Prima di cimentarsi in correzioni errate è importante capire che cosa sia questo fenomeno e solo successivamente come si regola.

Che cos’è la parallasse?

La parallasse è un fenomeno che si manifesta quando l’occhio umano percepisce uno spostamento apparente di un oggetto, se questo viene guardato da due punti di vista diversi. Ciò accade perché i nostri occhi guardano uno stesso oggetto da due punti di vista diversi. Questo difetto permette al nostro cervello di percepire le profondità.

Se per esempio, proviamo a chiudere un occhio e poi l’altro, ci accorgiamo che lo stesso oggetto su cui abbiamo puntato il nostro sguardo si trova leggermente spostato rispetto all’altro occhio. Questo fenomeno non colpisce solamente l’occhio umano, può essere anche presente quando si utilizza un cannocchiale.

Come funziona un cannocchiale?

Per capire a fondo di cosa si tratta, vediamo com’è costituito un cannocchiale. Questo strumento è composto da:

  • un obiettivo: che ha il compito di assorbire la luce proveniente dal bersaglio, che forma l’immagine e la orienta all’interno del cannocchiale durante il percorso ottico;
  • un reticolo: rappresenta il nostro riferimento di mira;
  • un erettore: ogni cannocchiale possiede due piani focali, ovvero i piani attraverso i quali l’immagine viene focalizzata e percepita come nitida. Il primo piano focale è subito dopo l’obiettivo dove l’immagine viene capovolta. Il secondo piano focale passa attraverso l’erettore che capovolge nuovamente l’immagine. Così facendo l’immagine sarà dritta e presentata attraverso l’oculare;
  • un oculare: serve per mettere a fuoco l’immagine, apportando le correzioni alle diottrie specifiche del tiratore. Il modo corretto per poterlo regolare, è quello di osservare il reticolo su uno sfondo uniforme, come il cielo, correggere così le diottrie fin quando il reticolo non sarà nitido e a fuoco.

Il cannocchiale è stato studiato affinché la distanza dall’occhio si aggiri intorno agli 8-10 cm. Questa regola venne introdotta affinché non ci fosse un urto per via del rinculo, che non potrebbe permettere ai cacciatori professionisti di essere precisi. Se l’occhio non si trova in linea con il centro del cannocchiale, quello che vedremo sarà un oggetto spostato rispetto all’altro, quindi un’immagine falsata della realtà.

Ciò non vuol dire che il cannocchiale è impreciso o regolato male, ma bensì che è privo di correttore per il fenomeno della parallasse. Se ci troviamo a una distanza minore o superiore ai 100 metri, l’immagine sarà proiettata su un piano indietro o poco più avanti.

Come si regola la parallasse?

Per fare fronte a questo problema, la soluzione è molto semplice, occorre mettere i due oggetti su due piani che coincidano. Su alcuni cannocchiali, quelli più costosi, sono stati inseriti dei correttori che regolano la parallasse. Si tratta di una lente che sposta l’immagine del bersaglio fino a farla sovrapporre al reticolo, eliminando l’errore della parallasse. Grazie a questa lente, la qualità dell’immagine risulterà superiore.

In posizione di tiro, con un cannocchiale puntato verso il bersaglio e regolato bene sia per le diottrie che per gli ingrandimenti, si può osservare il reticolo prendendo come riferimento un punto del bersaglio con un buon contrasto.

Mettendo la mano sul comando della parallasse, lo si ruota piano oscillando la testa dal basso verso l’alto, fin quando lo spostamento del reticolo nell’oculare non sparisce, rimanendo fermo rispetto al punto mirato. In questo modo la parallasse è regolata.

Per essere certi di avere posizionato correttamente la lente, si può effettuare un’ulteriore verifica. Basta muovere la testa orizzontalmente e verticalmente, osservando se il reticolo si sposta sul bersaglio. Se questo non avviene, la lente è posizionata in modo corretto.