Ci sono degli strumenti innovativi che consentono di misurare la corrente elettrica una coppia antagonista. Vediamo insieme come funziona il tester e le sue caratteristiche.

Che cos’è lo strumento elettronico di misura

Quando si parla di strumento elettronico di misura ci si riferisce ad un indicatore analogico con equipaggio mobile. Il test consente di valutare l’attraversamento della corrente elettrica sollecitata da coppia motrice: tutto questo per valutare l’angolo di deviazione.

Nel momento in cui si raggiunge un equilibrio tra le coppie – motrice e resistente – con l’equipaggio mobile che funge da indicatore, allora quest’ultimo compie in suo arresto. La deviazione che viene raggiunta si indica come la funziona univoca della grandezza che si voleva misurare in quel determinato momento.

Questi strumenti sono quindi accessoriati con una scala che regola la funzione in varie modalità, a seconda della necessità, per leggere direttamente il valore della grandezza da misurare.

Caratteristiche e prestazioni del test

Questi strumenti – test – sono caratterizzati da una bobina che ha un filo conduttore immersa all’interno di un campo magnetico (prodotto da magnete) che resta in maniera permanente. Lo spazio interno dove c’è la bobina è accompagnata da un nucleo di ferro dolce con la mission primaria di creare l’intraferro – spessore costante – che resta indipendente dalla sua rotazione primaria. Uno scopo che può essere raggiunto solo grazie alla coppia motrice che viene disegnata proporzionale alla corrente elettrica generata.

È bene evidenziare che alla coppia motrice si oppone – come accennato – la sua coppia antagonista. La creazione è semplicemente data da una reazione elastica a molla – proporzionale all’angolo di deviazione. Le molle sono indispensabili per fare in modo che la corrente circoli senza alcun problema, proprio per testarla. La condizione di equilibrio tra le coppie, tutto l’equipaggio mobile sopra citato ha un arresto, così che la deviazione abbia una funzione proporzionale e con scala di misura uniforme.

Tra le caratteristiche di questi strumenti anche il fatto che siano basati sulla forza esercitata dalla bobina, sempre attraversata dalla corrente elettrica, con un piccolo pezzo di ferro sagomato. Per capire meglio, bisogna immaginare una bobina fissa e il solito equipaggio mobile (pezzo di ferro): per questo motivo vengono chiamati strumenti a ferro mobile.

Riprendendo nuovamente le caratteristiche della coppia motrice, questa dipende da due grandezze principali. La prima si basa sulla corrente che circola all’interno della bobina e la seconda in merito al campo magnetico che viene generato.

Questi strumenti si dividono in due categorie principali:

  • Strumenti ad attrazione che si basano su una bobina schiacciata che attrae il pezzo di ferro mobile. Sono però strumenti non propriamente precisi e usati dal costruttore.
  • Strumenti a repulsione che sono costituiti da una bobina cilindrica e al suo interno è fissato un pezzo di ferro particolare e adiacente. Ma non è tutto, infatti si trova un altro pezzo di ferro che ruota ed è completamente libero nei suoi movimenti. I due pezzi di ferro hanno una magnetizzazione similare in un senso solo, andandosi a respingere l’uno con l’altro. Il fattore chiave è che gli strumenti siano usati solo da esperti che avranno la giusta chiave di lettura, anche solo in corso d’opera.