Con l’invenzione della ruota si è dato il via alla prima grande evoluzione del genere umano. L’architetto e scrittore romano Vitruvio fu l’inventore nel I sec. a.C. della ruota ad asse orizzontale, anche conosciuta come “ruota vitruviana”. Con questa ruota si espanse la potenza della macchina captando il flusso dell’acqua e adeguandosi al salto, in modo che potesse essere maggiorata l’efficacia.

Più antiche sembrano essere le ruote ad asse verticale, anche conosciute come “retricine” che risalgono al III sec. a.C. Questa tipologia di ruota, che compie circa 200-300 giri al minuto, sembra essere in grado di sviluppare un’energia sufficiente per una macina, sfruttando l’acqua necessaria e un salto fisso.

Con il passare dei secoli, la ruota si è evoluta e con lei anche i meccanismi che hanno portato alla nascita nella “noria”, di origini spagnole. Questa ruota a tazze fu concepita per il sollevamento dell’acqua e utilizzata nei mulini per macinare, per battere il ferro e nelle industrie tessili per fare funzionare i vari macchinari. Scopriamo meglio come funzionano e oggi dov’è possibile trovarle.

Come funziona la noria?

La noria è una grande ruota idraulica che possiede la funzione di sollevare l’acqua, composta da una grande ruota pescante con la parte inferiore all’interno di un canale o di un fiume. Sulla ruota sono montate delle pale che hanno il compito di farla ruotare per la corrente d’acqua e dei secchi o tazze che si riempiono di acqua. I secchi arrivano nella parte superiore e svuotano il contenuto in un corso d’acqua o in un serbatoio.

Le ruote idrauliche nei tempi antichi venivano per lo più utilizzate per l’irrigazione in agricoltura, come una ruota a pale per il sollevamento dell’acqua. Queste ruote sono state usate per molti secoli in varie culture, come in Egitto, Siria, India e Cina. Si pensa, secondo alcune testimonianze dell’epoca, che le ruote a pale dell’acqua siano databili intorno al 1200 a.C. quando per la prima volta vennero messe in uso in Mesopotamia.

Una ruota d’acqua rende possibile il lavoro duro e faticoso che altrimenti non potrebbe essere fatto manualmente, sfruttando il principio della gravità e dell’energia cinetica. Così facendo, le macchine come i mulini di frantumazione o i generatori possono essere tranquillamente alimentati. Un mulino alimentato dalla ruota idraulica prende il nome di Mulino ad acqua.

Ruote idrauliche ed energia green: quanto costa?

Preziosa e fondamentale per la nostra vita, l’acqua scorre sempre intorno a noi. La sua energia consente di adattarsi a tutte le esigenze di un’abitazione, di un’azienda agricola, di un agriturismo o di un borgo medievale. Tutti coloro che vivono vicino a un corso d’acqua possono utilizzare le ruote idrauliche come fonte di energia alternativa, anche attraverso la ristrutturazione di mulini già esistenti e talvolta in disuso.

Le ruote idrauliche permettono non solo di risparmiare, ma anche di rispettare l’ambiente, creando atmosfere evocative del passato. Importante è la cura dell’ambiente in cui vengono collocate che deve essere monitorato, tenuto pulito e con una continua manutenzione dei canali.

Con la globalizzazione e la diffusione delle nuove tecnologie si è sempre più proiettati verso forme di energia idroelettrica rinnovabile a misura d’uomo, che siano in grado di proteggere e rispettare l’ambiente circostante. Ci sono, infatti, numerose aziende “green” in giro per il mondo che si occupano della realizzazione di sistemi di irrigazione moderni che si rifanno al funzionamento della ruota a tazza per il sollevamento dell’acqua, con costi non indifferenti. 

Dove si trovano?

Questa tecnologia fece la sua prima comparsa, come abbiamo detto, nel Medioevo diffondendosi rapidamente anche nell’Europa centrale, anche se non proprio nei Paesi Bassi, perché gli olandesi utilizzavano un mezzo più potente per generare energia: il mulino a vento. 

Le ruote sono sopravvissute in Europa fino a pochi decenni fa, per poi essere sostituite dai moderni e tecnologici sistemi di irrigazione. A Möherdorf, in Germania, si possono ancora ammirare nove delle storiche ruote a pale d’acqua che sono tutt’ora funzionanti e utilizzate ancora prima dell’inizio del XV sec. Possono essere ammirate anche in Sira, precisamente ad Hama.

Nelle aree geografiche più industrializzate, oggi, la maggior parte delle ruote idrauliche non viene più utilizzata per la produzione di energia ma piuttosto alcune vengono sfruttate per guidare piccoli generatori oppure restano inutilizzate in alcune zone all’interno di monumenti e musei a cielo aperto. Ci sono però zone, come in Africa o in Asia, dove ancora oggi si utilizzano perché strumento indispensabile per l’agricoltura e l’approvvigionamento dell’acqua.