Storicamente il risparmiatore medio in Italia ha avuto un feeling particolare, oltre che con il settore immobiliare, con i prodotti finanziari con un rendimento minimo a scadenza: a testimonianza di ciò, è possibile ricordare l’epopea dei Bot People, un momento storico estremamente florido per chi investiva in titoli di stato a breve scadenza con tassi di interesse vicini alla doppia cifra.

Tuttavia, con l’introduzione dell’euro e con un costo del denaro che nel corso del tempo è divenuto strutturalmente più basso, questa tendenza è andata via via affievolendosi, fino a quando le politiche di alleggerimento monetario, attuate dalle Banche Centrali, hanno reso davvero complicato ottenere una remunerazione soddisfacente del capitale.

In tempi più recenti, poi, l’iperinflazione osservata nelle economie avanzate e il quantitative tightening disposto come contromisura volta a risolvere il problema, hanno provocato non poche difficoltà al bond market, facendo cambiare profondamente la percezione nei confronti di una asset class ritenuta tradizionalmente a basso rischio.

L’evoluzione del risparmiatore in Italia

Alla luce di un contesto decisamente più sfidante rispetto al passato è aumentata la consapevolezza di disporre di una preparazione adeguata per muovere i primi passi sui mercati: prova ne è la crescente richiesta di contenuti didattici, soprattutto da parte di piccoli investitori.

A soddisfare questa domanda in costante aumento sono realtà come l’abtg – Alfio Bardolla Training Group, vero e proprio punto di riferimento in Italia per quello che riguarda la formazione finanziaria.

Sul sito web ufficiale dell’azienda è possibile trovare un ampio ventaglio di contenuti e servizi: dalle MasterClass gratuite ai prodotti fisici e digitali. Gli eventi dal vivo organizzati periodicamente completano l’offerta con convention, destinate alle grandi platee, e con sessioni individuali, riservate agli utenti che prediligono i canali online. In quest’ultimo caso viene messa a disposizione l’opportunità di partecipare ad eventi da remoto e di assistere a webinar. Il tutto, con la possibilità di consultare anche testi didattici e materiale audio e video nel tempo libero.

Risparmio e portafogli di investimento

Il risparmiatore consapevole oggi è in grado di interagire con strumenti finanziari più sofisticati rispetto a quelli collocati in passato.

Difatti chi ha una buona formazione finanziaria, difficilmente si lascia trascinare dalle mode del momento: al contrario approccia i mercati finanziari dopo attente valutazioni e attua una corretta diversificazione del proprio patrimonio. Non è un caso che sia in aumento il numero di investitori che utilizza forme di gestione collettiva del risparmio, per costruire la personale asset allocation.

Naturalmente la pianificazione dell’investimento nasce dall’individuazione del profilo di rischio e dalla definizione degli obiettivi di rendimento da raggiungere entro un orizzonte temporale predeterminato, ma successivamente l’uso dei fondi comuni consente un’eccellente differenziazione dei sottostanti da allocare in portafoglio con costi piuttosto accessibili: in particolare, preferendo gli ETF ai prodotti a gestione attiva, le spese sono ancora più contenute.

Gli exchange traded fund sono fondi quotati in tempo reale – a differenza dei fondi a gestione attiva che pubblicano un NAV giornaliero – che replicano passivamene un benchmark e, per questo motivo, presentano un total expense ratio molto basso.

Gli ETF permettono di investire agevolmente su indici azionari, o su particolari settori, su indici obbligazionari e, direttamente o indirettamente, su specifici segmenti di mercato come ad esempio quello delle materie prime.