L’olfatto è un senso essenziale al pari dell’udito e della vista ma spesso sottovalutato, in quanto gli odori agiscono in profondità nell’inconscio e creano un legame forte con la psiche. L’effetto psicologico degli odori può variare da persona a persona, ad ogni modo esistono dei profumi particolari che a volte causano delle sensazioni inaspettate.
Si tratta ad esempio dell’odore della benzina, un effluvio che secondo il sito Wdonna.it mentre in alcune persone genera repulsione in altre provoca un certo gradimento. Ovviamente l’odore del carburante fa male e non va mai respirato, tuttavia è innegabile come ad alcune persone questo effluvio di idrocarburi risulti particolarmente piacevole e non generi disgusto.
D’altronde, ogni persona reagisce in modo diverso ai differenti odori, un fenomeno studiato dagli scienziati e dalle aziende che producono flagranze e aromi. Ormai è abbastanza nota l’associazione mentale che intercorre tra alcuni odori e determinati stati d’animo, un processo interessante e a volte sorprendente di cui in pochi sono a conoscenza.
Gli effetti degli odori sullo stato d’animo
Nonostante la trascuratezza che riserviamo spesso all’olfatto, gli odori hanno un effetto significativo sulle emozioni e possono condizionare alcuni contesti psicologici. Gli input olfattivi, infatti, possono scatenare reazioni complesse a livello psichico e influenzare la nostra vita, ad esempio ignorando completamente alcuni effluvi e sentendoci attratti invece da particolari odori.
L’olfatto fornisce anche una serie di informazioni al cervello, ad esempio la distanza da una fonte di un determinato profumo, oppure stimola un’allerta qualora venga rilevato un odore associato a una condizione di pericolo, come il sentore di gas in casa o la classica puzza di bruciato. Gli odori servono anche ad attivare la memoria profonda dove sono custoditi i ricordi, un aspetto oggetto di studio nelle ricerche legate all’Alzheimer.
Gli odori rafforzano anche il senso di appartenenza, ad esempio distinguendo una città da un’altra quando si viaggia, con il riconoscimento dell’odore di casa non appena si sbarca e si esce dal terminal aeroportuale. Un odore è anche fondamentale nelle relazioni amorose, quando riusciamo a riconoscere il nostro partner appena dal profumo della sua pelle, inoltre influisce sull’umore e può contribuire agli stati di gioia e tristezza.
Un esempio interessante in questo senso è l’odore di chiodo di garofano, presente in alcuni dispositivi utilizzati negli studi dentistici e quindi facilmente identificabile da alcune persone. È stato dimostrato come le persone che vanno dal dentista trovino sgradevole questo odore, in quanto porta alla memoria delle brutte esperienze, mentre nelle altre persone genera di solito sensazioni positive totalmente opposte.
Che cos’è la profumoterapia?
I processi che interagiscono tra la stimolazione cerebrale e gli odori sono studiati da varie discipline come la profumoterapia, ossia le cure tramite il profumo. A differenza dell’aromaterapia, in cui si utilizzano una serie di oli essenziali con l’obiettivo di ripristinare il benessere psicofisico, la profumoterapia si concentra sugli effetti delle flagranze nella stimolazione di risposte psicologiche positive.
Curarsi con i profumi è una scienza che fa parte della medicina alternativa, con numerosi studi che sono stati prodotti negli ultimi anni in questo campo. Ad esempio, è stato dimostrato come le persone che soffrono di claustrofobia non gradiscano gli odori molto forti, come quello di barbecue, in quanto peggiorano la sensazione di ristrettezza e possono scatenare un attacco d’ansia anche in luoghi non stretti.
L’efficacia della profumoterapia sembra essere particolarmente direzionata verso la prevenzione di alcuni disturbi del sistema endocrino e nervoso, ovvero condizioni come la depressione, l’ansia e l’anoressia e gli attacchi di panico. In queste circostanze è possibile sfruttare il condizionamento cerebrale causato da alcuni odori, per ritrovare una sensazione di benessere in modo naturale e non invasivo.