La parodontite è uno dei disturbi dei denti più diffusi, una patologia multifattoriale che attacca il parodonto, ovvero l’insieme dei tessuti che sostengono i denti. Conosciuta anche come piorrea, si tratta di un’infezione di origine virale e batterica che può risultare anche piuttosto grave, in quanto se trascurata può causare anche la perdita dei denti.

La malattia parodontale può manifestarsi con diversi sintomi, tra cui quelli più comuni sono il sanguinamento, la tumefazione e l’arrossamento delle gengive, un’elevata mobilità dei denti e l’ipersensibilità dentale al freddo e al caldo. Inoltre, segnali della possibile presenza della parodontite sono anche un’alitosi persistente e grave, il dolore gengivale e la scoperta della radice del dente a causa della ritrazione delle gengive.

In presenza di questi sintomi è importante rivolgendosi tempestivamente a un centro odontoiatrico specialistico, per garantire una diagnosi precoce ed evitare lo sviluppo della parodontite. In queste circostanze spesso è opportuno un intervento specifico e mirato, tra cui una delle soluzioni più efficaci disponibili oggi per il trattamento della malattia parodontale è rappresentato dalla terapia laser.

I benefici della terapia laser per la parodontite

Il trattamento con il laser è la risposta più efficiente e meno invasiva per la cura della parodontite, un approccio più risolutivo e meno soggetto alle ricadute rispetto al classico intervento di tipo chirurgico e farmacologico.

Come spiegato su excellencedentalnetwork.com, portale web dei centri odontoiatrici partner del marchio IMI-EDN, si tratta in particolare dell’innovativo protocollo Perioblast™, un trattamento all’avanguardia che permette di curare la malattia parodontale attraverso l’ausilio del laser e del microscopio operatorio. Si tratta di strumenti che consentono di usufruire di un intervento minimamente invasivo per il massimo benessere del paziente. Con questo approccio non sono necessarie incisioni, né l’applicazione di punti di sutura, aspetti che assicurano importanti vantaggi in termini di conforto e rapidità del recupero.

Allo stesso modo, la terapia laser per la parodontite è in grado di eliminare i batteri patogeni dalle tasche parodontali in modo preciso e profondo, per ridurre o bloccare del tutto sintomi come l’infiammazione dei tessuti e il sanguinamento delle gengive. La funzione biostimolante del laser, inoltre, favorisce la rigenerazione dei tessuti della struttura del parodonto e diminuisce in modo sensibile l’insorgenza di recidive.

La laser terapia permette anche di evitare l’anestesia del paziente nella maggior parte dei casi, risultando dunque un trattamento indolore e particolarmente efficace per la cura di questa malattia. Il protocollo biologicamente guidato è anche in grado di aumentare le chance di una guarigione definitiva dalla parodontite, riducendo in maniera considerevole il rischio di ricadute per un trattamento della patologia parodontale alla radice.

Come prevenire le ricadute dopo il trattamento laser della parodontite

Il trattamento con il laser per la parodontite è una terapia personalizzata, un percorso di cura studiato appositamente sulle effettive necessità di ogni paziente e sulla gravità e natura della malattia parodontale riscontrata. I risultati ottenuti possono essere mantenuti nel tempo, attraverso il trattamento delle recidive se necessario, con il monitoraggio dello stato del parodonto dopo la terapia laser mediante test microbiologici post-operatori.

Tuttavia, per un decorso ottimale e la riduzione di eventuali recidive è fondamentale anche intervenire a livello preventivo, tramite una serie di accorgimenti e buone abitudini che aiutano il paziente a scongiurare il pericolo di recidive della parodontite. Innanzitutto, in casa è indispensabile garantire una corretta igiene orale, quindi bisogna sempre lavare i denti dopo ogni pasto in modo accurato e utilizzare sia il filo interdentale che il collutorio.

Inoltre, è essenziale eliminare alcune cattive abitudini se presenti, come il fumo e il consumo eccessivo di sostanze alcoliche, in quanto rappresentano dei fattori di rischio che possono incrementare il rischio di una nuova insorgenza dell’infezione. È anche raccomandato sottoporsi a due controlli periodi l’anno presso il proprio dentista, per valutare le condizioni di salute del parodonto e realizzare una seduta professionale di igiene orale.