Nell’ultimo anno il boom dei servizi digitali ha permesso di minimizzare gli effetti dalla pandemia di Coronavirus, offrendo un’alternativa alla chiusura di negozi e attività commerciali, alla riduzione dei lavoratori in sede e al distanziamento familiare reso necessario per diminuire i contagi. Il processo di trasformazione digitale ha subito un’accelerazione considerevole nel 2020, consentendo il recupero di parte del ritardo registrato dal nostro Paese negli anni passati.

Anche il Next Generation EU, il programma di fondi dell’Unione Europea per il rilancio dell’economia dell’Eurozona, sarà incentrato sulla transizione energetica e la digital transformation. Secondo Vittorio Colao, nuovo ministro per l’Innovazione e la transizione digitale del governo Draghi, circa il 20% delle risorse saranno destinate a interventi di digitalizzazione, per un valore complessivo che dovrebbe superare i 40 miliardi di euro.

Le sfide da affrontare, infatti, sono numerose e complesse, considerando che per supportare un’Europa digitale sarà indispensabile riprogettare l’intera infrastruttura comunitaria. Soltanto in questo modo sarà possibile non rimanere indietro, aggiornando tutto il contesto socioeconomico al nuovo scenario tecnologico attraverso la modernizzazione e l’integrazione digitale di tutti i settori.

Digitale: da salvezza in epoca Covid a opportunità di rilancio

Nel corso del 2020 e in questi primi mesi del 2021 i servizi digitali hanno aiutato il sistema economico, permettendo alle imprese di continuare a vendere e ai consumatori di acquistare prodotti e servizi di cui hanno bisogno. Ciò è stato particolarmente importante per le esigenze più urgenti, come l’acquisto di medicinali online o l’assistenza medica a distanza, tuttavia anche i settori legati all’intrattenimento videoludico hanno consentito di accettare l’isolamento sociale con maggiore serenità.

Attività come lo streaming audio e video, il gaming oppure il gioco online hanno reso meno stressante la permanenza forzata in casa. Nel gambling digitale, ad esempio, alcuni concessionari ADM hanno iniziato a proporre anche giochi ad accesso libero come le slot machine gratis che suggerisce Casinosulweb.it, un modo per intrattenere gli appassionati limitando fenomeni come la ludopatia e il gioco compulsivo.

Molti ristoranti hanno cominciato a vendere online attraverso le piattaforme di delivery, evitando il completo tracollo finanziario nel corso delle fasi più delicate dell’emergenza sanitaria e delle conseguenti restrizioni sociali. Fino ad oggi il digitale ha rappresentato la salvezza per molte aziende, professionisti e lavoratori, ma anche per i cittadini privati e le famiglie, in grado di passare il tanto tempo in casa in maniera meno stressante e comunicare con i familiari isolati.

In questa seconda fase la trasformazione digitale sarà più impegnativa, in quanto sarà necessario pensare al rilancio della propria attività, costruendo un modello di business più moderno. Oggi le persone sono ormai abituate ai servizi digitali, quindi non si tratta appena di un fenomeno passeggero, poiché in molti casi le interazioni con i clienti continueranno ad essere gestite online anche dopo il Covid-19, un sfida da affrontare con la giusta mentalità per non rimanere indietro in un mondo digitale sempre più competitivo.

Digital transformation: cosa aspettarsi nei prossimi anni?

La spinta in arrivo con i fondi europei accelererà ancora di più la trasformazione digitale, per garantire ai Paesi dell’Eurozona la possibilità di ritagliarsi una posizione di primo piano nel panorama globale. L’innovazione tecnologica andrà di pari passo con la transizione energetica, per la costruzione di una società più ecologica, autosufficiente dal punto di vista della produzione di energia e moderna, per ridurre l’inquinamento, contrastare i cambiamenti climatici e favorire la nascita di nuovi posti di lavoro.

I Paesi europei sono chiamati a integrare evoluzioni tecnologiche importanti, come le connessioni 5G e la fibra ottica, le reti blockchain, i computer quantici, i sistemi di intelligenza artificiale e nuovi microprocessori ad alte prestazioni. Il ruolo delle istituzioni pubbliche sarà quello di creare le infrastrutture indispensabili per lo sviluppo di un’economia digitale e green, mentre quelle delle imprese di adeguarsi al cambiamento e farsi trovare pronte per sfruttare le nuove opportunità.

Per i cittadini le potenzialità saranno numerose, in quanto grazie alla transizione digitale ed energetica potremo vivere in una società più pulita e connessa, con maggiore accessibilità ai servizi da parte di tutta la popolazione indipendentemente dalla localizzazione geografica. In questo contesto il Covid-19 rappresenta non solo un dramma sanitario, ma anche un’opportunità per seguire un cammino indispensabile per proteggere il Pianeta, avendo il coraggio di prendere decisioni rinviate ormai per troppo tempo.