I telecomandi per cancelli sono uno strumento molto comodo, dal momento che permettono di aprire e chiudere il cancello d’ingresso a proprietà private, garages o strutture aziendali.  Il meccanismo funziona attraverso onde elettromagnetiche, grazie alle quali non occorre operare sul cancello. Infatti questo si attiva semplicemente premendo un apposito pulsante sul dispositivo. Con lo stesso sistema possono essere realizzati strumenti analoghi, che agevolano l’apertura a distanza di automobili, o anche l’attivazione dell’antifurto. Vediamo insieme i meccanismi di funzionamento e le differenze tra i dispositivi presenti in commercio.

Come funzionano i telecomandi per cancelli

Il sistema di base, che permette al telecomando di essere funzionale, prevede due elementi fondamentali e distinti tra loro. Da una parte c’è il trasmettitore, che in questo caso è costituito dal radiocomando portatile. Dall’ all’altra parte abbiamo il ricevitore, ovvero un apparato che è in grado di ricevere il segnale inviato dal trasmettitore. Solitamente, questo è collocato in una posizione fissa, dunque in un apposito contenitore in prossimità del cancello da attivare con il radiocomando. La comunicazione tra i due elementi avviene attraverso un collegamento via cavo e per mezzo di onde radio. Nel momento in cui viene premuto il pulsante apposito sul telecomando, si attiva un segnale che viene inviato al ricevitore, in modo che questo possa mettere in moto i meccanismi che permettono al cancello di aprirsi o chiudersi. Ciò avviene senza bisogno di aprire manualmente alcunché e, dunque, agevolando l’uscita o l’entrata attraverso l’uso di veicoli, dai quali non occorre scendere.

Questi processi avvengono grazie all’uso di onde che si trasmettono secondo una frequenza determinata, inviando un messaggio preciso al ricevitore. L’informazione in esso contenuta è caratterizzata da un codice di sicurezza, chiamato codice utente, che attiva un comando di attuazione determinato. Una volta che il ricevitore ha rilevato il segnale radio, è in grado di estrarre il codice di sicurezza dal messaggio, per poi confrontarlo con quello programmato nella sua memoria. Se ci si trova nel caso in cui i due codici utente combaciano, allora il ricevitore passa alla fase successiva, ovvero quella che prevede l’esecuzione del comando di attuazione.

I diversi tipi di telecomandi per cancelli presenti in commercio

I radiocomandi che servono per aprire i cancelli possono essere suddivisi a seconda di due parametri distinti. Non è soltanto la frequenza sulla quale sono sintonizzati, a determinare delle differenze, ma anche il tipo di codice trasmesso, che può essere fisso oppure variabile.

Suddivisione secondo la frequenza

La frequenza, che si esprime in megahertz (Mhz), può determinare la seguente suddivisione dei radiocomandi:

  • Quarzati, che di solito trasmettono secondo una bassa frequenza, che varia dai 15 ai 50 Mhz;
  • A frequenza libera, con una trasmissione che varia tra i 230 e i 500 Mhz;
  • A frequenza europea, ovvero settati per trasmettere a 433.92 Mhz oppure a 868 Mhz.

Suddivisione secondo il tipo di codice

Come abbiamo visto, per quanto riguarda il codice utente si possono verificare due situazioni. Da una parte ci sono i radiocomandi che funzionano secondo un codice fisso, ovvero che trasmettono sempre lo stesso tipo di codifica binaria o trinaria. Questo significa che il ricevitore riconoscerà sempre in forma inequivocabile il segnale che giunge dal telecomando, in quanto non varia mai.

Nel caso in cui occorra duplicare un radiocomando che si basa su questo tipo di tecnologia, può essere sufficiente copiare il suo codice fisso su un nuovo telecomando. L’operazione può essere eseguita sia sui dispositivi che funzionano con l’autoapprendimento, sia attraverso l’uso di un programmatore che ne permetta la duplicazione. Si tratta di un metodo che può permettere di ottenere facilmente più copie dello stesso telecomando, così da risultare utile nel caso in cui più persone debbano accedere allo stesso edificio. Questo vale sia per quanto riguarda le famiglie numerose, sia nel caso di più condomini o se il cancello è installato all’ingresso di un’azienda.

D’altra parte, si può optare per un radiocomando a codice dinamico, altrimenti detto “rolling code”. Si tratta di una tecnologia un po’ più complessa, in cui il codice viene generato dal trasmettitore attraverso l’uso di un algoritmo, che viene stabilito direttamente dal fabbricante. Per quanto riguarda il ricevitore, c’è un sistema interno che ha la capacità di essere costantemente sincronizzato con il trasmettitore ad esso correlato.