La disfunzione erettile è un disturbo con un’elevata prevalenza nella popolazione maschile. E’ stato stimato che nella popolazione maschile tra i 40 ed i 70 anni ci sia una prevalenza di oltre il 50%, percentuale che diventa ancora più rilevante con l’aumentare dell’età.

Quando si parla di disfunzione erettile – definita talvolta anche impotenza – si intende l’incapacità di raggiungere l’erezione o, in alternativa, di mantenerla in funzione al rapporto sessuale. Da ciò conseguenze un’insoddisfazione sessuale per entrambi i partner e l’impossibilità di avere un rapporto completo.

Integratori per la disfunzione erettile

Visto l’elevato numero di uomini che soffrono di questo disturbo, diverse aziende hanno investito nella ricerca per la produzione di integratori per la disfunzione erettile. Uno dei più conosciuti in Italia è Bio Tauro, un integratore alimentare che promette di aiutare gli uomini a raggiungere un’erezione migliore e più duratura.

Secondo quanto comunicato dall’azienda produttrice, questo integratore alimentare può rivelarsi un valido contributo per contrastare l’impotenza. Gli ingredienti contenuti all’interno della composizione di questo prodotto riuscirebbero infatti a migliorare l’erezione, affiancando a questo effetto benefico anche il miglioramento delle prestazioni fisiche.

Bio Tauro fa parte della categoria degli integratori alimentari e dunque non è stato prodotto come sostituto della terapia farmacologica. Coloro che sono in trattamento farmacologico dovrebbero continuare a seguire la terapia prescritta dal medico e dovrebbero rivolgersi al professionista sanitario prima di applicare una qualunque modifica al piano terapeutico.

Disfunzione erettile: cause e fattori di rischio

Trattandosi di un disturbo che colpisce numerosi pazienti sono stati condotti vari studi scientifici volti ad individuare le cause della disfunzione erettile ed i fattori di rischio che potrebbero contribuire alla comparsa di questo disturbo.

Nonostante siano necessari ulteriori studi per chiarire degli aspetti non ancora del tutto noti, la nostra conoscenza circa l’impotenza è aumentata e siamo attualmente in grado di classificare questo disturbo in impotenza primaria e secondaria.

La disfunzione erettile primaria viene diagnosticata ai pazienti che non sono mai riusciti a raggiungere o a mantenere un’erezione soddisfacente, mentre la disfunzione erettile secondaria è quella dei pazienti che hanno lamentato il manifestarsi di questo disturbo dopo un periodo della vita di normale attività sessuale.

I fattori di rischio che sono stati ad oggi individuati e che potrebbero avere un ruolo nella patogenesi di questo disturbo sono numerosi. Tra questi i principali sono rappresentati dal fumo, dall’assunzione di alcol, dal diabete mellito, dalle dislipidemie, dalle infezioni urogenitali e dalle malattie ormonali, in particolare quelle che portano ad una riduzione dei livelli di testosterone.

Per quanto riguarda invece le cause, l’impotenza può essere ulteriormente classificata in psicogena e organica. La disfunzione erettile psicogena non vede la presenza di alcun disturbo organico e fa risalire il problema dell’erezione ad un malessere psicologico.

Nel caso invece della forma organica è possibile individuare una causa organica scatenante il disturbo, risolta la quale il paziente dovrebbe riuscire ad avere delle erezioni fisiologiche. La cause organiche che più comunemente causano un problema di erezione sono le patologie vascolari, le patologie ormonali, le malattie sistemiche come il diabete mellito e le patologie neurologiche. Non va sottovalutata infine l’impotenza iatrogena, dovuta all’assunzione di classi farmacologiche che possono alterare il fisiologico meccanismo di controllo dell’erezione, portando ad una difficoltà nel raggiungere l’erezione completa oppure all’impossibilità di mantenere l’erezione per tutta la durata del rapporto sessuale.

In una elevata percentuale dei casi l’impotenza si presenta però in forma mista, nella quale è possibile individuare sia una causa organica che un fattore psicologico. I pazienti con impotenza mista devono lavorare su entrambi i fronti, impegnandosi a seguire lo specifico trattamento della causa organica e a risolvere il loro malessere psicologico.