La legge di Bilancio del 2021 ha previsto anche per questo anno un bonus per l’acquisto di condizionatori d’aria valido sia per i nuovi impianti che per la sostituzione di quelli vecchi. Il rilascio del bonus non prevede alcun limite ISEE.

Si tratta di uno sconto grazie al quale è possibile ottenere una detrazione fino a un massimo del 65% che può essere richiesta da coloro che vogliono comprare o sostituire il proprio vecchio impianto con uno a risparmio energetico o una pompa di calore.

Il bonus, secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate, può essere richiesto a seguito di lavori di ristrutturazione e non solo. Andiamo a vedere nel dettaglio come richiederlo e a quanto ammonta.

Come funziona il bonus climatizzatore?

All’interno del pacchetto denominato “bonus mobili” rientra l’agevolazione per il bonus climatizzatore, per la quale non è necessario presentare ISEE e non c’è un obbligo di ristrutturazione. L’Agenzia delle Entrate, nonostante ciò ha spiegato che la richiesta va inserita nella categoria dei lavori di manutenzione straordinaria. Ciò può essere un vantaggio per tutti gli immobili in quanto può migliorare l’efficienza energetica dell’intero edificio.

Persone fisiche, partite iva, condomini, case popolari e cooperative di abitazione possono inoltrare la richiesta per ottenere l’agevolazione fiscale, solo se l’acquisto viene effettuato entro il 31 dicembre del 2021. Il bonus può essere richiesto al momento della dichiarazione dei redditi presentando il modello Unico o 730, oppure sotto forma di sconto immediato, purché l’acquisto o l’installazione dei nuovi apparecchi venga pagata mediante bonifico.

Non sono ammesse forme di pagamento con carte di credito, bancomat, contanti o assegni. Se il richiedente sceglie come forma di pagamento il “bonifico parlante”, è necessario che inserisca i suoi dati, il numero della partita iva, il codice fiscale del rivenditore, numero e data della fattura di acquisto e che riporti il riferimento alla legge che permette di richiedere il bonus.

L’importo da detrarre viene spezzettato in 10 rate annuali di pari importo. Ricorda che puoi beneficiare del bonus anche se acquisti climatizzatori a basso consumo energetico, deumidificatori di aria e termopompe.

Quando si può richiedere il bonus?

In base al tipo di acquisto cambia lo sconto da applicare:

  • per coloro che acquistano un climatizzatore a seguito di una ristrutturazione di un condominio o di un appartamento, o di un condizionatore di classe A+ durante una ristrutturazione straordinaria può essere applicato uno sconto del 50%;
  • se vengono installati nuovi climatizzatori insieme a una ristrutturazione o manutenzione straordinaria è possibile ottenere una detrazione del 50%;
  • per coloro che acquistano una pompa di calore ad alta efficienza energetica in sostituzione di uno di appartenente a una classe inferiore è possibile ottenere una detrazione del 65%.

Come abbiamo visto le detrazioni per ottenere il bonus possono variare dal 50 al 65% e ciò è legato all’acquisto o all’installazione di varie tipologie di impianti di climatizzazione. Nel caso in cui effettui una ristrutturazione e in contemporanea decidessi di installare un nuovo condizionatore puoi richiedere una detrazione fiscale pari al 50% della cifra che pagherai. In questo caso, però è necessario che l’apparecchio sia al alta efficienza ma non è necessario che l’immobile o il condominio effettui un intervento di risparmio energetico.

L’Agenzia delle Entrate ha stabilito un tetto massimo di spesa se il climatizzatore viene acquistato a seguito di lavori ordinari. La spesa limite è di 96.000 euro, mentre la spesa massima detraibile se vuoi sostituire un climatizzatore vecchio con uno A+ è di 46.154 euro.

Quali sono i requisiti necessari?

Per potere ottenere il bonus climatizzatori è necessario che:

  • il condominio abbia tutti i pagamenti in regola con il Fisco, che risulti sulla piantina del catasto e che sia regolarizzato. Stessa cosa per gli immobili in cui andrai ad effettuare le eventuali ristrutturazioni ordinarie o straordinarie;
  • il pagamento dei lavori sia effettuato a mezzo banca, con le modalità previste, e documentato con rilascio di regolare fattura.

Per avere maggiori informazioni riguardo il bonus, le detrazioni e quant’altro di pertinenza puoi collegarti sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate o contattare gli uffici addetti al rilascio dei bonus.

In ogni caso è bene che ti rivolga a un commercialista di fiducia che ti possa seguire, in concomitanza alla tua dichiarazione dei redditi, nella richiesta del bonus così da evitare possibili errori e rischiare di non avere accettata la richiesta di detrazione.