Diventare avvocato. Una professione che non tramonta, nella quale i cittadini ancora credono. Ma a cosa serve un ordine degli Avvocati? Che servizi offre ai cittadini e agli iscritti? Ecco una sintesi di tutto quello che c’è da sapere.

Diventare avvocato: cosa fa un ordine

Un aspirante avvocato sa che la strada è lunga, prima di poter indossare la toga in Tribunale. E se può dirsi avvocato, non accade quando ha superato l’esame, ma quando è finalmente iscritto ad un ordine. Come tutti gli ordini italiani, provvedere a una serie di compiti diversi: redigere l’elenco degli avvocati, organizzare gli esami di Stato per permettere ai laureati di diventare professionisti, fornire  informazioni alla cittadinanza su chi sia realmente avvocato oppure no. L’ordine, inoltre, ha il potere di dare sanzioni disciplinari a quegli avvocati che non dovessero comportarsi correttamente nei confronti dei clienti. Ed altre attività di amministrazione e segreteria, tra cui la collaborazione alla gestione della Cassa Forense, cioè l’istituto che si occupa della previdenza degli avvocati.

L’iscrizione all’ordine

Se avete conseguito una laurea magistrale in giurisprudenza (quella dei 4 anni, in sostanza) e avete affrontato con successo l’esame per diventare avvocato, allora potete iscrivervi al relativo ordine provinciale. In particolare la domanda di iscrizione all’albo degli Avvocati per la zona di Firenze e dintorni, va mandata al consiglio dell’ordine di Firenze. Sul sito ufficiale dell’Ordine, dalla sezione modulistica è possibile scaricare la domanda di iscrizione, da compilare e inviare via Pec.

La Pec è la posta elettronica certificata, che sostituisce la raccomandata. La prima cosa che deve fare un neolaureato che ha passato l’esame da avvocato, infatti, è quella di dotarsi di Pec in vista dell’iscrizione all’Ordine. In seguito, infatti, avere un tale strumento sarà un vero e proprio obbligo di legge. Aggiungiamo che ormai è in vigore anche il processo telematico, soprattutto in sede civile, per cui tutta la corrispondenza col tribunale si fa soprattutto via Pec.

I costi di iscrizione

La domanda di iscrizione ha determinati costi: prevede innanzitutto il pagamento di una tassa di concessione governativa di 168 euro, quindi una tassa di prima iscrizione di 200 euro, cui vanno aggiunti 254,18 euro di tassa di iscrizione che dovrà essere pagata ogni anno; aggiungiamo 25,82 euro di contributo alla cassa forense, 15 euro di tessera (da esibire a richiesta del personale ogni volta che si mette piede in tribunale), nonché 15 euro di spese di notifica. Il totale supera i 600 euro. Generalmente, le domande di iscrizione vengono accettate se si rispettano tutti i requisiti richiesti.

Dopo l’iscrizione

Una volta si diceva che passato l’esame di diritto privato, mezzo avvocato era fatto. Anche se le cose non stanno esattamente così, mandata la domanda all’Ordine di Firenze, in genere basta aspettare la Pec di conferma per cominciare una carriera, si spera luminosa, nel mondo delle toghe. Certo, ci sarebbe anche da trovare uno studio ed i clienti. Ma questo dipende dalla bravura del nostro neo avvocato e non certo dall’ordine fiorentino.