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In un laboratorio chimico dev’essere presente l’arredo necessario sia a lavorare che a mettere in sicurezza sostanze e strumenti.
Un ambiente che dovrà quindi risultare pratico e agevole, sia che si maneggino colonie di virus e batteri per la ricerca, che sostanze chimiche anche pericolose.
Dal piano di lavoro alla cappa aspirante e dagli armadi di sicurezza alle pareti componibili, il laboratorio va allestito con il supporto di personale esperto e scegliendo sempre prodotti di qualità che siano realizzati nel rispetto delle normative vigenti.
L’importanza dei banchi da laboratorio
I banchi da laboratorio sono pratici e funzionali, permettendo di organizzare al meglio lo spazio nell’ambiente di lavoro.
Per usufruire di arredi di qualità è possibile rivolgersi a realtà specializzate come AHSI, che propone banchi da laboratorio chimico regolabili in altezza, realizzati con materiali leggeri e resistenti al contempo, oltre che facili da pulire.
In particolare, i modelli componibili si contraddistinguono per un basamento in alluminio che permette di creare varie configurazioni e modificarle quando serve, così da riorganizzare l’ambiente di lavoro più facilmente e con rapidità.
Le resine epossidiche, invece, risultano resistenti anche agli acidi e consentono un’igienizzazione profonda.
Ovviamente, ogni banco dovrà essere completato da tutto ciò che serve per svolgere la ricerca o la lavorazione in programma: possono esserci alloggiamenti atti a contenere reagenti e scarti, rubinetteria idonea a lavare gli strumenti, prese elettriche complete di interruttore e tutto ciò che può rendere il piano di lavoro pratico e adeguato.
La sicurezza passa per le cappe aspiranti
La cappa aspirante, invece, è indispensabile laddove possano generarsi dei vapori tossici o potenzialmente pericolosi in grandi quantità, mettendo così al riparo l’operatore che vi sta a contatto: acido cloridrico, benzene, idrocarburi, formaldeide o zolfo sono alcuni tra gli elementi più pericolosi.
La norma di riferimento per le cappe è la EN 14175 e deve garantire, grazie a materiali come l’alluminio, la corretta aspirazione di tutti i fumi nocivi anche a diverse velocità, regolabili dall’operatore stesso.
Se ne individuano 3 grandi tipologie: la prima che è la classe di cappa che protegge esclusivamente l’operatore; la seconda, che mette in sicurezza anche il campione con cui il professionista sta lavorando e la terza, che rende sterile l’ambiente ove il rischio sia legato e microrganismi infinitesimali come i virus.
Dagli armadi di sicurezza alle pareti tecniche
Gli armadi di sicurezza sono imprescindibili ove si debbano stoccare materiali e sostanze a rischio di incendio o di contaminazione chimica. Di solito vi si custodiscono sostanze pericolose e corrosive, bombole di ossigeno o batterie al litio. L’intento è quello di isolare il tutto, quanto più possibile, dall’ambiente esterno, così da ridurre al minimo il rischio d’incidenti in caso di incendio.
In quest’ultimo caso, soprattutto, svolgeranno un ruolo fondamentale i temporizzatori che chiuderanno ermeticamente ante e cassetti entro un tot di secondi, prima che le fiamme possano raggiungere oggetti o provette: da quel momento in poi, i meccanismi degli armadi più evoluti chiuderanno le valvole a tenuta stagna, impedendo all’ossigeno di penetrare e al calore esterno di causare danni all’interno, per un tempo massimo che può arrivare anche a un’ora e mezza.
Tutto questo permette agli operatori di procedere con l’evacuazione, se necessario, senza doversi avvicinare agli armadi, e ai vigili del fuoco di mettere in sicurezza i contenitori nei tempi prestabiliti senza che si verifichino esplosioni.
Le pareti tecniche, infine, costituiscono un supporto importante nel caso di laboratori con arredi modulari da modificare anche più volte per rispondere alle esigenze del momento, fungendo da divisorio e da protezione al contempo. Una parete trasparente consente la corretta visione di cosa si trova al di là e contribuisce a far arrivare più luce sul piano di lavoro.
Se opportunamente montate e robuste, possono anche essere un supporto per pensili ove stoccare ulteriori strumenti e materiali, garantendo così la praticità sotto ogni punto di vista e per qualsiasi tipologia di lavoro o ricerca.