Per verificare che nei vari ambienti siano presenti le condizioni ottimali è necessario effettuare delle misurazioni: esistono diversi strumenti che permettono di rilevare le varie grandezze come la temperatura, l’umidità e tante altre in un preciso momento. Per controllare che queste condizioni rimangano costanti è però necessario effettuare delle misurazioni ad intervalli regolari, salvando ed analizzando i valori acquisiti.

Il compito principale dei datalogger è infatti quello di acquisire le misure rilevate ad intervalli preimpostati ed archiviarle automaticamente, in modo tale da poterle analizzare ed osservarne l’evoluzione nel tempo. Questi registratori di dati hanno acquisito un ruolo sempre più centrale nei vari settori industriali e lavorativi e sul mercato sono comparsi modelli adatti a più scopi ed altri invece destinati ad utilizzi specifici in determinati settori.

Dove trovare i migliori dispositivi per l’archiviazione dei dati

Se hai la necessità di effettuare, archiviare ed analizzare le rilevazioni di una o più grandezze, il data logger è lo strumento che fa per te. L’offerta di dispositivi di questo tipo oggi è molto ampia e per individuare quelli più adatti alle proprie esigenze è bene affidarsi a portali specializzati come quello di RS Components. Infatti, i migliori modelli puoi trovarli qui e scegliere tra quelli delle principali marche disponibili sul mercato.

Gli articoli possono essere selezionati oltre che in base al marchio, in base alle varie caratteristiche tecniche desiderate: tipo di sensore, parametri di misura, valori minimi e massimi supportati, protocollo di comunicazione, tipo di display e così via. Ovviamente, ogni registratore di dati presente nel sito ha una sua scheda, con tutte le specifiche, la documentazione tecnica, le immagini e le informazioni sul prezzo e sui tempi per la consegna.

Le caratteristiche tecniche dei datalogger

Il primo parametro di cui si deve tenere conto nella scelta di un data logger è senza dubbio il tipo di grandezza che si intende misurare. Ci sono dispositivi in grado di misurarne solo una ed altri che invece permettono di effettuare più rilevazioni. I modelli più richiesti sono quelli che consentono di misurare e registrare i dati sulla temperatura, sulla pressione e sull’umidità, ma ci sono pure quelli che permettono di monitorare il suono, la corrente e la tensione, l’acidità, l’intensità della luce.

Altri fattori determinati per la scelta del dispositivo sono le dimensioni (ne esistono di vario tipo, da quelli fissi a quelli portatili), ma soprattutto l’autonomia della batteria e la quantità di memoria. Queste ultime due caratteristiche tecniche di fatto vanno a determinare quella che è la durata del periodo di rilevazione e archiviazione delle informazioni. I modelli digitali, che ormai hanno soppiantato del tutto quelli a carta, offrono ampi vantaggi in termini di praticità d’uso, flessibilità e precisione.

Elementi principali e funzionamento del registratore di dati

Anche se le dimensioni e le caratteristiche tecniche possono differire da un modello all’altro, gli elementi fondamentali ed il funzionamento dei data logger sono sempre gli stessi. Le componenti più importanti del dispositivo sono il sensore (o i sensori), che effettua la misurazione, il microprocessore, che riceve il segnale dal sensore e lo traduce in dati analizzabili, la memoria in cui vengono immagazzinate le informazioni raccolte e la batteria, che fornisce autonomia all’apparecchio.

Ci sono anche modelli dotati di una plancia di comandi e di un display, in modo da permettere di visualizzare ed analizzare i dati direttamente tramite lo stesso dispositivo, ma la maggior parte dei datalogger devono essere connessi ad un computer per trasferire e studiare i dati. L’utilizzo di questi strumenti è molto semplice: prima di tutto è necessario impostare i parametri desiderati, poi si può avviare la registrazione, che dovrà essere fermata al termine del periodo di osservazione prestabilito.