I dragster sono quei particolari veicoli che particolari veicoli che prendono parte alle dragarace. Ecco tutte le loro caratteristiche, come funzionano e a cosa devono la loro potenza.

Che cosa sono i dragster?

Un vero e proprio bolide che tutti almeno una volta nella vita vorrebbero guidare. Sono particolari sia come motore e sia come estetica, rappresentando un tipo di automobile molto speciale da competizione che viene usata nelle corse di residenza.   I dragster sono chiamati anche diggers e si possono suddividere in tre categorie principali, ovvero benzina – metanolo o idrometano.

Una dragrace è una gara dove gareggiano queste macchine particolari e le regole di base sono molto semplici. I partecipanti dovranno allinearsi, attendere il segnale di via e accelerare prendendo potenza in un percorso rettilineo. Di solito le auto competono tenendo una distanza a due alla volta e vince chi taglia per primo la linea di arrivo prestabilita.

Il vero oggetto di piacere è il dragstar che è il protagonista assoluto della gara. È una forma di gara che piace a tantissime persone e ha avuto una larga diffusione negli Stati Uniti sin dagli anni 30 per poi espandersi in Giappone e Australia.

Caratteristiche del dragster

Ma quali sono le loro caratteristiche essenziali? Prima di tutto è un bolide che deve avere un assetto perfetto e arrivare ad una velocità altamente elevata. Per questo motivo la sua carrozzeria e la sua meccanica sono semplificate, non basandosi sull’aspetto estetico ma sulla sua potenza. La loro forma è passata alla storia, con sviluppo allungato e piatto così da mantenere l’assetto e la stabilità elevata al massimo: si considerano anche le due ruote davanti che sono molto piccole e leggere, al contrario di quelle posteriori che sono più grandi.

La classe di appartenenza è importante e questi autoveicoli possono essere alimentati a iniezione oppure sovralimentati con più motori. I motori di cui si parla sono derivati di quelli delle automobili che ci sono oggi anche se in alcuni casi si usavano quelli degli aerei in sovraproduzione. Oggi il motore del dragster è arrivato anche ad essere elettrico per salvaguardare l’ambiente e continuare a poter viaggiare in totale sicurezza. Le sue elevate velocità devono essere frenate a fine gara con un paracadute che si apre in automatico.

La sua potenza, come accennato, è veramente elevata sino a 10.000 CV anche sei motori vengono spinti al limite e non possono funzionare per 10 secondi: per questo motivo i tecnici non hanno la possibilità di stabilire quale sia la potenza sviluppata calcolando quanto nitrometano sia stato consumato.

Il suo consumo di carburante è notevole e in soli 10 secondi si ha un consumo di 100 litri. Il veicolo viene disassemblato e poi rimontato dopo le prove di gara da tre minuti. La loro velocità supera i 500 Km orari e sono così potenti da avere una accelerata da 0 a 160 in meno di un secondo. Attenzione perché questo porta i veicoli – a volte – a disassemblarsi da soli ancora prima di terminare la gara. Possono guidarli solo piloti che sono abituati a portare questi bolidi.