Il codice a barre è un codice composto da una serie di elementi grafici che raccolgono le informazioni relative al prodotto sul quale viene applicato il codice.
La lettura avviene tramite uno scanner o lettore che emette un raggio laser o un CCD, per leggere la luce riflessa sulle righe bianche e nere in modo da decodificare tutte le informazioni contenute nel codice.
Il codice a barre quindi, contiene sequenze di informazioni come la tracciabilità del prodotto che vengono trasmesse in un database dove possono essere registrate, memorizzate e consultate in qualsiasi momento.
Com’è fatto il codice a barre?
Il codice a barre è composto da una sequenza di barre e spazi. La barra è la parte scura del codice formata da una striscia verticale. Lo spazio, la parte bianca separa le barre nere tra di loro. Il modulo è la larghezza dell’elemento più stretto che può essere uno spazio o una barra. Gli altri spessori sono multipli del modulo.
Ogni serie di barre è intervallata da un’area chiara chiamata “quiet zone”. Questo consente di capire se il codice è stato letto per intero. Ogni informazione è preceduta da un dato di “start” e uno di “stop”. Questi due possono essere uguali come nel code 39.
I codici a barre si distinguono in:
- discreti: nei quali solo le barre nere contengono informazioni;
- continui: quando sia le barre nere che gli spazi contengono informazioni.
Un’altra suddivisione è quella tra codici lineari e bidimensionali come il QR-Code. I codici a barre che rappresentano dati possono essere chiamati anche lineari o unidimensionali e comprendono:
- UPC: sono codici usati in nazioni come Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti. Al loro interno si differenziano in UPC-A che codificano al massimo 12 cifre numeriche, o UPC-E che ne codifica al massimo sei;
- EAN: sono usati in Europa nella grande distribuzione. Sono simili ai codici UPC e internamente possono essere a 13 cifre oppure a 8 cifre;
- Codice 39: un codice alfanumerico che viene utilizzato nel settore automotive, e può codificare fino a 43 caratteri;
- codice 128: usato soprattutto nella logistica e nei trasporti. Può memorizzare diverse informazioni che possono rappresentare qualsiasi carattere ASCII 128;
- ITF: sono usati per gli imballaggi, codificano fino a 14 cifre numeriche. La lettura di questo codice a barre è immediata;
- Codice 93: usato per individuare i prodotti nell’inventario della vendita al dettaglio o per avere maggiori informazioni sulle spedizioni. Garantisce una maggiore sicurezza nella scansione delle informazioni, per questo ritenuto uno tra i più affidabili;
- Codabar: usato soprattutto nel campo medico e sanitario. Il vantaggio è la possibilità di essere stampato con qualsiasi stampante perché ha una leggibilità immediata. Può codificare fino a un massimo di 20 caratteri;
- GS1 Databar: un’alternativa al codice a barre introdotto nel 2001 e usato per prodotti di piccole dimensioni;
- Msi Plessey: usato per la gestione interna delle vendite al dettaglio.
Dove trovare i font per generare il Barcode 128?
Il Code 128 è un codice a barre il cui nome deriva dalla capacità di codificare tutti i 128 caratteri ASCII, lettere e numeri, punteggiatura, simboli e molto altro. Viene solitamente utilizzato nelle attività di vendita e spedizione.
Il barcode 128 è composto da sei sezioni. La prima e l’ultima sono “zone libere” composte da un certo numero di spazi vuoti, in base agli elementi del codice. Dopo è presente un carattere iniziale che indica la serie di appartenenza del codice.
I barcode 128 sono suddivisi in tre serie:
- serie A: indica i codici composti da lettere maiuscole;
- serie B: indica i codici composta da lettere maiuscole e minuscole;
- serie C: indica i codici composti solamente da dati numerici.
Il carattere iniziale è seguito dai dati. Ciascun carattere codificato è composto da tre barre e tre spazi. Di seguito c’è un numero di controllo seguito da un carattere “conclusivo” e da uno spazio libero di chiusura.
Oltre a essere versatili, i barcode 128 sono compatti e questo è un vantaggio in quanto consentono di inserire una quantità notevole di dati nello stesso spazio, rispetto ai codice a barre tradizionali.
Per potere generare un barcode sono necessari dei font che puoi scaricare gratuitamente e stampare, collegandoti sui numerosi siti web presente su internet. Basta collegarti sul tuo motore di ricerca, inserire la dicitura “generare barcode 128” che troverai una lista completa di siti a tua disposizione.